La vita da fuorisede a Rimini #1

Un'altra faccia di Rimini: la città universitaria

Una delle tante anime di Rimini, forse meno nota rispetto a quella di meta turistica prediletta per l’estate, è la città universitaria. In pieno centro, a pochi passi da Piazza Ferrari e disseminati in vari palazzi di interesse storico, sorgono i plessi di alcune facoltà dell’Alma Mater Studiorum Università di Bologna, la più prestigiosa tra le università pubbliche italiane nel mondo (non a caso, un’Alma Mater).

Il Campus di Rimini è un network di sedi frequentato da migliaia di studenti ogni anno, così tanti che qualche volta, sporadicamente, compare la notizia sui giornali di un’imminente secessione dall’Unibo, che darebbe vita all’Università di Rimini (notizia poi puntualmente smentita o accantonata, in ogni caso). Per chi ha avuto la fortuna di frequentare l’università a Rimini, la vita da fuorisede già di per sé emozionante e ricca di esperienze si è rivelata un vortice di incontri, occasioni sociali e opportunità davvero trascinante: aggiunto al contesto infinitamente variopinto della città, del mare, dell’estate onnipresente, fare l’università a Rimini a vent’anni è qualcosa di inspiegabile.

Rimini ha saputo adattarsi al nuovo traffico di giovani studenti che hanno contribuito a destagionalizzare i servizi. Ancora di più, Rimini ha ingranato la marcia per offrire loro un mix di agevolazioni che rendono il tenore di vita della categoria migliore rispetto ad altre città. Senza neanche parlare dello standard altissimo di istruzione dell’Unibo, prima di tutto Rimini per un fuorisede vuol dire incontrare persone da ogni parte del mondo. Una delle cose che colpisce, infatti, è che in tutte le facoltà sono attivi corsi di laurea internazionali in cui l’intero svolgimento delle lezioni, degli esami e dei laboratori avviene in lingua inglese.

La possibilità di conoscere culture diverse rafforza negli studenti uno spiccato senso di appartenenza al campus e rende l’esperienza formativa ancor più preziosa. Gran parte degli studenti italiani arriva dal sud Italia, in particolare dalla Puglia, dalla Calabria e dalla Campania. I fuorisede non italiani provengono da paesi dell’UE come la Germania, la Svizzera e la Francia, e ancor di più sono gli studenti extra UE: Venezuela, Argentina, Filippine, Cina, Russia, Giappone. Rimini, ad autunno iniziato, continua a parlare tedesco, inglese, francese e spagnolo, proprio come succede d’estate coi turisti.

Sono attive associazioni studentesche per rendere gli anni di frequentazione ai corsi un’esperienza formativa anche dal punto di vista personale e affettivo – si pratica sport, si visitano musei, si passa il tempo insieme alle Cantinette con convenzioni specifiche. D’estate e d’inverno i programmi di insegnamento prevedono dei pre-corsi brevi preparatori agli esami e si studia anche fino a notte fonda nell’Aula Studio Tonti, a pochi passi dalla facoltà di Economia del plesso Alberti. E il badge Unibo è un passpartout per decine di luoghi della cultura, oltre che per noleggio di bici e monopattini.

Insomma… per farla breve: a Rimini c’è tutto. Nei post #VitaDaFuorisede scopriremo insieme le tappe CULT che ogni studente ha “visitato” almeno una volta durante l’università!

(In foto: la TEAM Reunion del 2017 alla Sede Alberti con gli studenti laureati nell’A.A. 2014/2015)

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