“…portava sempre lo stesso vestito così se lui fosse tornato non si sarebbe sbagliato… e i suoi occhi si riempirono di albe e si innamorò del mare e il suo corpo si radicò nel molo…”
Sola con su amor el mar, Manà

Sulla punta del molo di Levante, al termine della passeggiata del Porto Canale, si può ammirare “La sposa del Marinaio”.
Una statua in bronzo che rappresenta una donna, ed i suoi due figli stretti al gonnellone, che indica l’orizzonte in attesa che la barca del marito, ritorni presto nel porto.
Quest’opera di Umberto Corsucci sembra descrivere perfettamente la protagonista della canzone dei Manà.
Il monumento nasce dalla volontà, della cooperativa pescatori di Rimini, di omaggiare e ricordare i caduti del mare e tutte le donne che hanno aspettato i propri cari osservando il mare.
Questa dolce scena riprende l’usanza dei pescatori storici riminesi di disegnare sulle stoffe delle vele dei simboli unici ed originali differenti per ogni singola imbarcazione. Questi disegni erano ufficialmente riconosciuti dalla marineria e non erano ammessi dei doppioni, così da permettere alle famiglie di distinguere le barche che rientravano in porto già da lontano.

Sarà stata questa storia molto romantica o l’influenza del tramonto ma intorno a me si è creata un’atmosfera veramente magica e suggestiva.