Era da un po’ che volevo guardare questo film, avendone sentito parlare molto bene quando è uscito ed essendo stata incuriosita dalla trama, ma per un motivo o per l’altro ho sempre rimandato. Ieri sera ho pensato fosse giunto il momento per prendersi una pausa e guardare un bel film. Di che film sto parlando? Dell’Isola delle Rose.

Il film di Sidney Sibilia racconta di un ingegnere idealista, Giorgio Rosa, che insieme ai suoi amici costruisce la propria isola, su di una piattaforma artificiale, sulla falsariga di quelle petrolifere, al largo di Rimini, fuori dalle acque territoriali, e la dichiara stato indipendente, attirando così l’attenzione del mondo intero.
Le riprese del film sono state effettuate oltre che a Rimini anche a Bologna, Riccione, Roma, Valle d’Aosta, Anzio e Malta, ed all’interno del cast ci sono attori italiani bravissimi come Elio Germano e Matilda De Angelis.
La storia è tratta da un fatto reale ed è ambientata nel 1968.
Spinta dalla curiosità ho fatto un po’ di ricerche su questa storia, ed oltre al romanzo scritto da Walter Veltroni, ho trovato un documentario molto interessante, prodotto da CINEMATICA, che racconta la storia dell’Isola delle Rose attraverso delle testimonianze.

Il nome ufficiale della micronazione è Repubblica Esperantista dell’Isola delle Rose, e si erigeva su di una piattaforma artificiale di 400 m², al largo della costa tra Rimini e Bellaria-Igea Marina.
L’Isola delle Rose era dotata di una lingua ufficiale (l’esperanto), un governo, una moneta e un’emissione postale.
Lo Stemma era costituito da tre rose rosse con gambo verde raccolte su un campo bianco di uno scudo sannitico, una curiosità molto interessante sullo stemma è che riprende i colori della bandiera italiana (verde, bianco e rosso).
Lo stemma è presente anche sulla bandiera che ha uno sfondo arancione, mentre come inno nazionale fu scelto un passo dell’Olandese volante di Wagner.
Inoltre furono emessi francobolli e fu ideata una moneta mai emessa, il Mils.
Nonostante ciò non fu mai realmente riconosciuta da alcun Paese del mondo come nazione indipendente.

Ovviamente il film di Sidney Sibilia prodotto da Netflix riprende romanzando la storia ed ha delle inesattezze storiche, ma se avete un paio d’ore libere e vi va di rilassarvi gustandovi una commedia leggera, io ve lo consiglio.